Opere premiate 2023 – Premio letterario
PREMIO LETTERARIO – 21a edizione 2023
SEZIONE SAGGISTICA
1° classificato
Gli alpinisti di Stalin. Evgenij e Vitalij Abelakov fra alpinismo di regime e terrore di massa
di Cédric Gras
Corbaccio
Con questo libro Gras apre molte nuove finestre su panorami quasi del tutto sconosciuti, che non riguardano soltanto l’alpinismo, ma anche la storia, la politica, la società. E lo fa narrando, con stile preciso e piacevole, le vicende di due fratelli siberiani nel quarantennio che va dalla Rivoluzione Russa a Krusciov, attraverso il terribile regime staliniano in un crescendo di imprese che, come in ogni regime nazionalista e dittatoriale, vengono esaltate non come conquiste personali di chi raggiunge le vette, ma come meriti del regime. Ma anche nell’Unione Sovietica, come nella Germania nazista e nell’Italia fascista nella comunicazione, e quindi nella propaganda, non trovano mai spazio gli insuccessi, anche drammatici, che con il regime di Stalin possono portare anche alla detenzione e alla tortura. E in tutto questo spicca anche il fatto che i fratelli Abalakov, hanno compiuto ascensioni difficilissime sul Caucaso e nel Pamir, ma non hanno mai potuto avvicinarsi alle tanto sognate vette dell’Himalaya.
2° classificato
Atlante dei monti arcani. Storie e miti del mondo verticale
di Albano Marcarini
Hoepli
In un libro editorialmente notevole per cura grafica e impegno, il termine “atlante” usato nel titolo assume un significato diverso da quello che ci è abituale: Marcarini, infatti, non realizza una collezione di carte geografiche, bensì un excursus mondiale che prende in considerazione non soltanto gli aspetti alpinistici, ma narra le vicende e i miti associati alle varie montagne. La scelta, poi, di classificare per altezza, e non per distribuzione geografica, le 88 schede di «monti arcani», consente di mettere in luce le continuità di temi e motivi che legano le storie e le leggende di rilievi che hanno sempre influito sugli uomini che li hanno avvicinati. La narrazione, pur ricondotta alla sintesi a forma di scheda, non mortifica il contenuto unendo riflessione colta e cultura popolare, dimensione locale e sguardo planetario. E così riescono ad apparire con pari dignità, Everest e Pietra di Bismantova, Monte Rosa e Ararat.
3° classificato
Bellina che sei nata alla montagna. Donne, agropastoralismo e migrazioni a Pietracamela
di Marta Iannetti
Centro studi Don Nicola Jobbi / Bambun Edizioni
Ancora una volta lo studio attento di una piccola realtà può assumere una valenza generale per valutare fenomeni che ormai sono praticamente globali, come la crisi demografica delle terre alte. Nel libro si parla di Pietracamela fissando subito i numeri di un declino abitativo che finora appare inarrestabile. Eppure i numeri, sia pure indispensabili per dare dimensioni reali a quello di cui si parla, sono insufficienti a comprendere le scelte dell’abbandono e della permanenza, le spinte che hanno determinato una mutazione radicale dell’economia comunitaria e l’incapacità – per necessità, per resa, per forza – a farvi fronte. La realtà è narrata con una lunga “intervista” che mette in rilievo il versante femminile per indagare il ruolo svolto nel tempo dalle donne nel settore dell’allevamento in questa comunità, ma soprattutto nel conservare tradizioni e memorie.
Menzione speciale
FuTurismo. Un accorato appello contro la monocultura turistica
di Michil Costa
Raetia
Lo scottante tema dell’eccessivo sfruttamento turistico di alcune zone delle nostre montagne intrecciato con le complesse ed ineludibili problematiche della crisi climatica viene affrontato in questo libro con critiche, reazioni, proposte e giudizi anche sui comportamenti di tutti – politici, amministratori, imprenditori, turisti – spesso non soltanto inadeguati, ma anche totalmente legati al presente e incapaci di una visione non miope sui disastri che incombono sul futuro. Michil Costa, poi, insiste su un’ovvietà che a molti, però, sfugge: non prendere decisioni è già una decisione. Il gioco di parole che costituisce il titolo lascia immediatamente capire il pensiero dell’autore che ritiene che il limite sia già stato abbondantemente superato e che il tipo di turismo attualmente esistente, soprattutto d’inverno, non possa non essere cambiato.
Premio speciale Dolomiti UNESCO
Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa
di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli
DeriveApprodi
Maurizio Dematteis e Michele Nardelli affrontano, con un’indagine serrata tra Alpi e Appennini, l’ormai insostenibile situazione dell’industria del turismo legato alla neve e allo sci alpino che si trova a dover affrontare una crisi originata dal gigantismo delle strutture abitative e degli impianti di risalita, messo ancor più in rilievo dal fatto che il cambiamento climatico sta modificando in maniera drastica la situazione che oggi vede un deciso calo delle precipitazioni nevose e, contemporaneamente, un evidente scioglimento dei ghiacciai. Questo libro affronta vari problemi: dall’incombente crisi economica di un settore, al contraccolpo sociale e demografico che investirà zone già molto fragili per gli evidenti disequilibri, all’ingombrante presenza di strutture ormai inutili e obsolete, al recupero di spazi strappati alla natura. Con il costante richiamo che l’uomo non può pensare esclusivamente all’economia.
SEZIONE NARRATIVA
1° classificato
Einaudi
Romanzo potente, di elevata qualità, che racconta in modo originale e accattivante una storia di cambiamento. Nel presente monotono dell’ultimo erede della nobile famiglia Cimamonte fanno irruzione dovere e destino, provenienti da un passato che esige di essere conosciuto per consentire la vita nel presente, e che finisce con l’imporre scelte inattese e impensabili.
La narrazione è salda, ben strutturata, e felicemente scandita, la prosa vigorosa, ricca, con qualche preziosismo che non la appesantisce.
Melchiorre sa tenere insieme, senza scarti, l’azione, le dinamiche emotive e la riflessione, rinnovando costantemente la tensione del racconto grazie a un ottimo senso del ritmo e a colpi di scena inattesi quanto plausibili, che sparigliano il campo.
In un tempo sospeso, presente eppure antico, venato da nuances magiche o simboliche, si dipana una vicenda che potrebbe sembrare strapaesana, ma ha in realtà un respiro molto più ampio. Sono positivamente frequenti i cambi prospettici; c’è un personaggio, l’io narrante che dà il titolo al libro, ma è più perno che protagonista, e sfugge al consueto e spesso stucchevole cliché dell’eroe, con il suo contraltare negativo. Buone e cattive ragioni, meriti e colpe – sembra suggerire l’autore – sono un portato delle proprie radici, e di una vita che colpisce e scolpisce.
La montagna non fa semplicemente da sfondo oleografico, ma è quasi geneticamente connaturata a chi vi vive. E la storia de “Il Duca”, specie nel finale, ragiona e pone interrogativi sul suo futuro.
2° classificato
Non voglio comandi, non voglio consigli – Racconti di una vita libera
di Giovanna Zangrandi
MonteRosa edizioni
Difficile scindere la voce di Giovanna Zangrandi, al secolo Alma Bevilacqua, dalla sua storia di donna forte e indipendente. Nasce nel 1910 nella pianura bolognese e sceglie di vivere in montagna. All’inizio insegnante a Cortina, poi al mutare dei tempi entra a far parte della Resistenza. Nel primo dopoguerra costruisce con caparbia determinazione, il rifugio Antelao. Una donna capace di vivere fino in fondo il suo amore per la montagna e per la giustizia, disposta a pagarne il prezzo.
La sua scrittura è cruda, scolpita, completamente priva di decoro, mai piegata al conformismo.
Molti dei racconti di questa raccolta sono stati pubblicati su giornali e riviste oggi introvabili. Un plauso a chi ha curato questa pubblicazione, contribuendo a ridare visibilità a una delle più importanti voci femminili del Novecento.
3° classificato
Questione di prati – Cerro X. Due racconti di montagna
di Giovanni Pirelli
Le Château
Il libro, curato da Nicola Alessi, mette assieme due racconti di Giovanni Pirelli, scrittore che ci ha tragicamente lasciati 50 anni fa. Sono due narrazioni molto diverse, quasi comica la prima e drammatica la seconda, che però hanno in comune un finale aperto e non definito, l’ambientazione della Valle d’Aosta e soprattutto una scrittura molto bella, forse non attualissima, però sapiente, accorta, piacevole.
La pubblicazione giunge opportuna a rinsaldare il valore e la qualità di un autore che in vita ha forse avuto meno di quanto meritasse, stritolato tra i veti e i pregiudizi degli stessi addetti ai lavori.
SEZIONE GUIDE
1° classificato
Clean climbing
di Michele Caminati e Maurizio Oviglia
Versante sud
Clean Climbing di Michele Caminati e Maurizio Oviglia, Edizioni Versante Sud non è solo una guida ai principali siti europei di questa variante dell’arrampicata, che prevede solamente l’utilizzo di protezioni rimovibili: è anche manuale che introduce a questa forma particolare di alpinismo, un libro che ne ricostruisce la storia e l’etica. Scritto con passione, competenza e senso di responsabilità, Clean Climbing si distacca dalla produzione di guide commerciali per il suo contenuto culturale, per la cura della scrittura e la qualità del suo apparato fotografico. È anche un riconoscimento a Maurizio Oviglia, uno degli alpinisti e arrampicatori più forti della sua generazione. Istruttore Nazionale di arrampicata e accademico del CAI, ha aperto innumerevoli vie, molte delle quali in Sardegna; promuove l’attività alpinistica e la divulga con accuratezza attraverso le guide e i manuali che pubblica.
2° classificato
Dolomiti. Uno sguardo tra le rocce/1
di Emiliano Oddone, Gianluca Piccin, Stefano Furin e Giovanni Carraro
Ediciclo
Dolomiti uno sguardo tra le rocce è una guida geoturistica, secondo la definizione per cui questa forma di turismo consiste in un avvicinamento completo alle ricchezze culturali e naturali di un territorio. Descrive otto itinerari facilmente accessibili, compresi nei Sistemi Dolomiti Unesco 1 e 5. Composta da uno scrittore, Giovanni Carraro e da tre geologi, Stefano Furin, Emiliano Oddone e Gianluca Piccin, è un ottimo esempio di guida tematica ma comprensibile da tutti, utile durante l’escursione e da conservare e consultare a casa.
3° classificato
Trekking del lupo
di Annalisa Porporato e Franco Voglino
Terre di Mezzo editore
Con il Trekking del lupo, Annalisa Porporato e Franco Voglino descrivono un percorso di una settimana, al confine tra Piemonte e Francia, sulle tracce del lupo. È una guida efficace e molto istruttiva, rivolta al pubblico più largo, che non indulge alle retoriche animaliste ma spiega il ritorno di questo canide nelle nostre Alpi, conducendo sui luoghi dove è possibile incontrarlo e fornendo alcune nozioni basilari di comportamento. La parola-cardine della filosofia di Annalisa e Franco è “rispetto”, una parola che dovrebbe guidare l’esperienza di montagna di tutti.
Menzione speciale
Sentiero Italia CAI
Edito da CAI – Idea montagna
Con la segnalazione delle guide Sentiero Italia CAI la giuria ha voluto sottolineare l’importanza e la qualità della collana che il Club Alpino ha dedicato al Sentiero Italia, i 7200 km che percorrono le montagne della Penisola dando forma ad uno dei percorsi escursionistici più impegnativi ma importanti d’Europa. Le guide, composte da team di redattori esperti, secondo i più aggiornati criteri della guidistica, con chiarezza espositiva e una grafica efficace, danno compimento ad una delle principali finalità del sodalizio, la conoscenza e la descrizione dell’ambiente montano e il sostegno della pratica escursionistica come forma responsabile di sua conoscenza e frequentazione.